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venerdì 14 novembre 2014

Quando la madre la si conserva in frigo


Una delle più grandi soddisfazioni di questo ultimo periodo deriva dal fatto che finalmente a casa nostra è nata una nuova creatura, una panetto bianco e morbido di pasta madre. Mi ci son voluti due tentativi falliti, tanta pazienza e dedizione, ma alla fine ci sono riuscita!




E' una magia. Farina, acqua e miele. Poi ancora farina e acqua. Poi di nuovo e di nuovo così ogni quarantotto ore per circa quindici giorni, finché il panetto non raddoppia di volume in circa quattro ore. E' una magia. 

Non sono una lavatrice, ma una terrina con oblò per sbirciarmi dentro.


Per non parlare della gioia che si prova ad impastare. Le mani che modellano, stringono, sbattono, schiacciano e accarezzano. E' un poco come tornare bambini, quando si giocava col pongo. La serenità è la stessa, arricchita della consapevolezza che dietro a quei gesti c'è qualcosa di primordiale, infinito. 

Tutto è iniziato da un corso di panificazione frequentato qualche anno fa. Lì è nata la consapevolezza che tutto era possibile. La pasta madre è più facile da gestire di quel che si pensa. Se si è disposti a prendersi cura di lei si verrà ricompensati da tanta soddisfazione.

Nel tempo, cercando qua e là ho trovato questi due libri. Entrambi  si sono rivelati utilissimi.


La pasta madre di Antonella Scialdone ed. edagricole
Pasta madre di Riccardo Astolfi ed. Guido Tommasi Editore

Ed ora qualche foto di tentativi di panificazione riusciti. I panetti-palladabiliardo evito di fotografarli... :-)








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